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giovedì 5 dicembre 2013

"La Notte del Vento e delle Rose" di Anna Bulgaris


Titolo Originale : "La Notte del Vento e delle Rose"
Autore: Anna Bulgaris
Editore : Leggereditore
Anno : 2012
Pagine : 468

Trama: 

Napoli, 1799.
Una donna trascina con sé un bambino, un uomo li segue tra la folla...
E mentre il molo brulica di volti sudati e affaccendati segue la sua routine quotidiana, qualcuno li osserva dal ponte di una nave straniera.
Viene dall'Inghilterra per tentare di ristabilire un equilibrio fra Borboni e Inglesi, ma anche per ritrovare la donna che pensa di aver perso per sempre. Julia è destinata a fuggire,prima dall'uomo che ama con tutta sé stessa e che l'ha abbandonata nel momento del bisogno, e ora da chi la insegue per strapparle il bambino che lei ha deciso di riscattare da un futuro di soprusi e angherie. Il suo cuore non ha pace,meno che mai ora che suo marito Christian ha deciso di riportarla a casa. Lui dovrà riconquistare la sua fiducia e riconoscere la donna coraggiosa e saggia che Julia è diventata,mentre lei dovrà abbandonarsi di nuovo a quello sguardo che anni prima, ancora ragazzina, l'aveva rapita. In un mondo dove gli intrighi di corte, le invidie e l'ossessione sembrano regnare incontrastati, riuscirà il loro amore a risorgere dalle ceneri ?


Parere Personale : ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER 

Quando per la prima volta ho letto la trama di questo libro ho pensato : "Questa storia mi piacerà sicuramente" .
E in effetti è stata molto carina, ricca d'inseguimenti, di tormenti interiori (quelli strappa lacrime che piacciono tanto a me )  ma ho qualche perplessità sul risultato finale.
Solitamente quando inizio un libro nuovo lo tengo in mano per qualche minuto a fissare la copertina, a leggere la trama dietro e quando con questo libro mi cade lo sguardo sulla scritta :
"Una narrazione dal ritmo musicale, emozionante e sensuale, per una voce esordiente che ricorda scrittrici del calibro di Philippa Gregory e Diana Gabaldon"  volete che non mi venga un accidenti ?
Ora diciamo che con la Gregory non ho un buon rapporto,infatti dopo aver letto il suo "L' amante della regina vergine" ho capito che questa scrittrice non era nelle mie corde , ma se leggo il nome della mia beniamina, della mia scrittrice preferita , della Gabaldonuccia mia ! Non volete che le aspettative su questo libro salgano alle stelle ?
Quindi ho iniziato questo libro con un certo timore, ma anche con una buona dose di fiducia e quest'ultima in buona parte ripagata dalla scrittura della Bulgaris.
Questo romanzo infatti ti prende, e in alcuni punti ti aggroviglia le budella per le emozioni, ma per quel che riguarda i personaggi principali mi ha un tantino deluso.
Julia è uno di quei casi di personaggi femminili letterari che si evolvono durante la storia, che maturano pian piano. Da giovane innocente e ingenua, diventa per via delle vicissitudine che si ritrova a vivere ,ben descritte dalla scrittrice , in una donna coraggiosa che metta perfino la sua vita in gioco pur di salvare un bambino.
Ma in tutto quel suo coraggio io (che sono perfida) ho intravisto una persona leggermente disturbata psicologicamente ed emotivamente.
Non vorrei spoilerare ma mi tocca dire un paio di cosette.
Julia perde il suo bambino, si lascia andare perché convinta che il marito non la ami, ma anzi in qualche modo la odi, e scappa da casa, ovviamente è turbata quindi le concediamo il beneficio del dubbio, ma nel momento in cui si attacca morbosamente al cuginetto Luca ,e in quel frangente per me questa qui che ha fortemente subito una perdita devastante rimane un pò tocca di testa.
Per quel che riguarda il marito abbandonato, ovvero Christian non ho nulla da ridire tranne il fatto che se avesse parlato di più con Julia probabilmente noi lettori ci saremmo potuti risparmiare un centinaio di pagina, in cui i due si rincorrono e che fra frasi dette a metà e sentimenti messi a tacere abbiamo sofferto le pene dell'inferno.
Comunque a parte i tira e molla emotivi fra i due, la storia è affascinante e personalmente ho preferito ai personaggi principali  quelli secondari.
La figura di Emma (Lady Hamilton ) per esempio è stata una di quelle che mi sarebbe piaciuta fosse stata approfondita di più, nonché Drew  Wakefield (di cui spero la Bulgaris possa prima o poi regalarci una storia tutta dedicata a lui) per finire col cattivo di turno Enrico Mirabelli che lasciatemelo dire a me è piaciuto veramente tanto, con quel suo dolore alla fine per aver perso Julia.  In quella scena la scrittrice lo ha reso umano e reale in un modo magnifico.

In conclusione, senza togliere nulla alla bravura della scrittrice, ma siamo lontani anni luce dalla mia Gabaldon, e a chi ha avuto la brillante idee di fare tale paragone consiglierei di andare a rileggersi l'intera serie "Outlander" così per sicurezza .
Se siete in vena di storie strappa lacrime questa potrebbe fare al caso vostro.
Voto :